Nahid Tabatabai
A quarant’anni
Dicembre 2011
pp. 96
ISBN 978-88-96908-02-0
€ 12,00
Traduzione dal persiano di C.Z. Rafatnejad
La crisi di una quarantenne iraniana che, come tante coetanee occidentali borghesi, rimpiange la gioventù e il primo grande amore, ma soprattutto le realizzazioni mancate nel frastuono della guerra e del nuovo ordine sociale imposto dalla rivoluzione khomeinista.
A quarant’anni descrive minuziosamente la vita di una donna che l’autrice intende proporci come modello di una nuova realtà femminile iraniana: il lavoro in un grande ufficio della capitale, fonte di indipendenza economica, nonché luogo privilegiato di rapporti sociali che possono essere talvolta frustranti o competitivi, ma che costituiscono in ogni caso un’alternativa al cerchio chiuso della rete parentale; una famiglia che si discosta dal modello tradizionale in cui la cura dei figli, del marito, dei genitori, costituisce un ostacolo alla realizzazione professionale anche per le donne della classe media. Alaleh, la protagonista, ha un’unica figlia, alla quale la legano amicizia e complicità, e un marito affettuoso, disponibile, comprensivo, con cui condivide alla pari la gestione del ménage quotidiano e la tempesta di sentimenti provocata dal ritorno di un uomo un tempo amato, proprio nel delicato momento di passaggio all’età matura.
Da un romanzo che si svolge tutto intorno a questo leit-motiv, emerge il quadro di una società in movimento che esploderà appena pochi anni dopo in una richiesta di cambiamento di cui proprio le donne saranno le protagoniste principali.
Da questo romanzo è stato tratto il film di Alireza Raisian, Chehelsaleghi, interpretato da Leyla Hatami, Orso d’Oro a Berlino 2011 come miglior attrice per il film Una separazione.